Drive S3XY - Repair smart

Nei primi veicoli di Tesla, a seconda del modello e dell’equipaggiamento, possono essere montate fino a cinque pompe refrigerante elettriche. All’interno di circuiti di raffreddamento separati, queste pompe gestiscono il raffreddamento dei motori elettrici e dei relativi componenti, quali batterie e elettronica di potenza. Tutte le pompe in questione possono essere sostituite da entrambi gli articoli di Pierburg 7.07223.08.0 e 7.07223.09.0. Oltre alla pompa refrigerante elettrica la dotazione comprende anche due diverse staffe. Le staffe hanno una serie di rientranze con l’indicazione univoca della direzione di montaggio. Facendo combaciare la sporgenza della pompa con la rientranza corrispondente della staffa è possibile eseguire il montaggio senza problemi in qualsiasi situazione. Informazioni dettagliate sul montaggio sono allegate a tutte e tre le pompe sotto forma 
di istruzioni di montaggio.

I veicoli più recenti di Tesla utilizzano due pompe in un serbatoio di distribuzione ("Super Manifold") che, in combinazione con una complessa valvola di regolazione del refrigerante ("Octovalve"), costituisce una pompa di calore completa. Entrambe le pompe del refrigerante  elettriche possono essere sostituite dalla pompa Pierburg 7.07224.01.0. Complessivamente, le tre pompe di Pierburg offrono una soluzione di sostituzione per circa 11,5 milioni di pompe installate attualmente in circa 4,5 milioni di Tesla. 

Gli interruttori a pressione sono approvati per le applicazioni con refrigeranti R134a e R1234yf. Monitorano la pressione e, se necessario, spengono il compressore per climatizzatore. Lo spegnimento tempestivo impedisce il danneggiamento o il surriscaldamento del compressore per climatizzatore. Si evitano anche perdite o addirittura esplosioni dovute a una pressione eccessiva. Gli interruttori assicurano inoltre che il climatizzatore sia il più efficiente possibile. Motorservice offre i sensori dell'impresa consociata Pierburg in qualità OEM nell'aftermarket. Sono conformi alle specifiche OE in termini di forma e funzione, come garantito da approfonditi test di carico.

Fino al 40% di tutti gli incidenti stradali è causato da pneumatici insufficientemente gonfiati. Una pressione degli pneumatici di circa 0,4 bar al di sotto del valore nominale è sufficiente per provocare una maggiore usura degli pneumatici e di conseguenza una loro minore durata. Inoltre, la maggiore resistenza al rotolamento con una pressione troppo bassa degli pneumatici provoca un maggior consumo di carburante fino a 0,3 l per 100 km. Questo, a sua volta, aumenta le emissioni di CO2 e i costi di rifornimento in egual misura. Il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici (TPMS) garantisce che gli pneumatici mantengano sempre la pressione corretta. Se gli pneumatici perdono pressione, il conducente viene avvisato attraverso la spia TPMS. Si distingue tra TPMS passivo ("indiretto") e attivo ("diretto").

I filtri abitacolo impediscono che le particelle estranee presenti nell’aria ambiente, come polvere, polline, spore e fuliggine, raggiungano l’abitacolo del veicolo attraverso l’impianto di ventilazione. Oltre al microfiltraggio di particelle solide, i filtri abitacolo a carboni attivi assorbono anche i cattivi odori e i gas nocivi, come gli ossidi d'azoto, il biossido di zolfo, l'ozono e gli idrocarburi, tenendone lontani fino al 95 % dall'abitacolo del veicolo.