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Segnali nell’autoveicolo - L’oscilloscopio riveste un ruolo sempre più importante | Pierburg | Motorservice

Segnali nell’autoveicolo

L’oscilloscopio riveste un ruolo sempre più importante

Pierburg | Motorservice

Un numero sempre maggiore di componenti del veicolo comunicano con segnali a impulsi.
Cosa distingue i segnali PWM (modulazione di ampiezza dell'impulso) da quelli PFM (modulazione di frequenza dell'impulso)?
È possibile misurare i segnali con un multimetro?

I segnali analogici possono essere misurati con un comune multimetro. I segnali temporizzati, per contro, devono essere misurati con un oscilloscopio o con la funzione corrispondente di un tester
motore.
Nella tecnica automobilistica è sempre più frequente l’impiego di segnali composti da una tensione con temporizzazione periodica.
Un multimetro consente di misurare soltanto il valore medio della tensione su un determinato periodo.
  • La frequenza è costante.
  • Il tasso di pulsazione, ovvero la larghezza dell’impulso, varia.

La modulazione di ampiezza dell’impulso può essere utilizzata anche come grandezza del segnale in ingresso o aumento di potenza, ad es. nelle valvole EGR, nelle valvole a farfalla, nelle valvole elettropneumatiche, nei regolatori del minimo o nelle pompe di alimentazione carburante azionate in funzione del fabbisogno.

  • La frequenza varia, ovvero la curva del segnale assume una forma ovale o allungata.
  • Il tasso di pulsazione è costante.

In alcuni sensori della massa dell’aria di Pierburg la grandezza del segnale in ingresso, ad es., viene emessa come segnale PFM.

Parametri:

  1. Tensione U, in Volt
  2. Durata dell’impulso ovvero durata di inserimento
  3. Durata di disinserimento
  4. Durata del periodo T
  5. Asse temporale, in secondi
  6. La frequenza è il valore reciproco della durata del periodo: f = 1/T
  7. “Tasso di pulsazione”


Il termine “tasso di pulsazione” non ha una definizione univoca. In generale viene inteso come rapporto tra durata di inserimento (2) e la durata del periodo (4).
Il tasso di pulsazione viene indicato con un numero da 0 a 1 o con un valore percentuale da 0% a 100%. Alcuni oscilloscopi, come nell'esempio a fianco, mostrano il tasso di pulsazione “a testa in giù”, ovvero la durata di disinserimento (3) è riferita alla durata del periodo (4).

Segnale PWM con un tasso di pulsazione del 74 % | Pierburg | Motorservice
Esempio: Segnale PWM con un tasso di pulsazione del 74 %

I segnali temporizzati sono relativamente immuni alle interferenze.
A seguito di interferenze nel flusso del segnale, ad es. dovute a corrosione o umidità sui connettori a spina, l’altezza della tensione (8) può ridursi. L’informazione effettiva “tasso di pulsazione” o “frequenza” non viene comunque influenzata.

Nella tecnica automobilistica si utilizzano comunemente frequenze di 100 Hz. Queste coincidono a 100 periodi al secondo. Le forme di segnale con frequenze così alte possono essere lette solamente da un oscilloscopio.
Sempre più prodotti utilizzano i segnali temporizzati in ingresso e in uscita | Pierburg | Motorservice
Sempre più prodotti utilizzano i segnali temporizzati in ingresso e in uscita.